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N°81 - Nuccia parla della sua malattia: edema polmonare 27.07.1996
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Grazie, Gesù, per averci regalato Nuccia. Alleluia!

MESSAGGIO: CARISSIMI FRATELLI E SORELLE…rosa
27 luglio 1996

Carissimi fratelli e sorelle, è una grande gioia essere ancora qui con voi. Il Signore mi
ha concesso una proroga per testimoniare che la sua mano ha compiuto meraviglie. La mia
debole fiammella stava per spegnersi, ma il Buon Dio l'ha ravvivata e io Lo lodo e Lo ringrazio
con tutto il cuore per essersi chinato ancora una volta su di me. Lodo il tuo amore
compassionevole, lodo la tua potenza e grandezza. Desidero dire grazie a tutte le persone che mi
hanno sostenuto con la preghiera, grazie a tutti coloro che mi hanno più volte telefonato e a
quanti sono venuti a trovarmi. Grazie anche a te, fratello Federico, per aver fatto sì che si
formasse questa catena d'amore. Se mi ascoltate ancora è perché Lui, Gesù, il Signore della mia vita,
è stato il mio Medico e la mia Medicina. La notte in cui sono stata ricoverata, i medici e gli infermieri mi hanno
rianimata e praticato tutte le cure, ma al solo vedermi sono rimasti turbati, sconvolti e, scuotendo
la testa meravigliati, mi chiedevano come facessi a vivere normalmente, specialmente in quel
momento. Le condizioni erano gravissime e per loro senza speranza, ma il Signore non poteva
non ascoltare la preghiera di tutti voi, che si è levata alta nel cielo.

Ancora grazie, grazie a tutti per il bene che mi volete. Nelle prime ore del mattino mi
hanno rimandata a casa, non prima però di aver ricevuto il Corpo di Cristo e l'Unzione degli
infermi. Riuscivo un po a respirare, perché aiutata dall'ossigeno; le forze mi abbandonavano
sempre più, il dolore alla spalla era molto forte; l'unico polmone che funzionava un po' era stato
colpito da edema. Avevo versato molto sangue, ma lo univo al sangue di Gesù per la conversione
di tutti i cuori. Tutto il mio essere era segnato dalla sofferenza, ma ho continuato ad amare e
lodare il mio Dio e mio tutto, perché ero certa che Lui era accanto a me e mi stava amando immensamente
e univo le mie sofferenze alle sue. Portavo tutti voi nella mia offerta.
Anche Padre Pio era presente e come sempre nei momenti più difficili mi ha dato dei segni.
Una mia cugina devota a Padre Pio ha letto il pensiero del giorno 17 luglio (dal libro "Pensieri di Padre Pio").

Diceva testualmente: “Mi è dispiaciuto moltissimo nel sapere che sei stata ammalata, ma
ho goduto moltissimo nel sapere che ti vai rimettendo, e più ancora ho goduto nel vedere rifiorire
in mezzo a voi la vera pietà e cristiana carità, addimostrata nella tua infermità”.
Questo pensiero ha fatto aumentare la speranza di tutti i miei cari. Dopo un'ora circa è
arrivato il postino e da una delle tante lettere , ho ricevuto un pezzetto di sciarpa di Padre Pio, che
lui stesso aveva dato ad una sua figlia spirituale. Con molta fede mi è stata poggiata sulla spalla e
piano piano, con la meraviglia soprattutto dei medici, le mie condizioni migliorarono e sto
benino, anche se ancora molto sofferente.

Lodo e ringrazio il Signore, perché ancora una volta ha voluto usarmi per mostrare ai
medici e a quanti sono accorsi al mio capezzale, la Sua potenza guaritrice.
Un medico, che mi ha vegliato tutta la notte e nei giorni seguenti e tuttora, si è chiesto:
«Ma la medicina è una scienza o una filosofia»? È entrato in crisi. Questa mia sofferenza non è
stata inutile, il Signore si è servito di me per toccare molti cuori duri, freddi: è servita a
convertire, a rimuovere, a riaccendere la fede di molti e io ancora una volta dico: «La mia vita è
nelle Tue Mani, Signore, e ogni mio istante è vissuto in uno stato di offerta amorosa e gioiosa.
Sia fatta sempre la Tua Volontà su di me e su tutte le Tue creature ». Grazie, Gesù, lode e gloria a
Te, o Mio Signore. Alleluia. Il mio pensiero, il mio grazie va anche a Padre Pino per aver
celebrato una messa e aver fatto pregare tutta l'assemblea.

Ed ora col tuo permesso, caro Federico, vorrei fare una preghiera che nasce dal cuore:
"O mioio Signore e mio Redentore, io Ti prego per tutte le persone che si raccomandano alle mie
umili preghiere. Ti prego per tutti gli ammalati nel corpo e nello spirito, ma soprattutto per coloro
che sono abbandonati, senza cure, per le persone disperate, per tutte le mamme del mondo, per
tutti i giovani, per la conversione dei peccatori. Tu conosci i mali di tutti, vieni con potenza a
guarire. Tu sei il nostro Medico e la nostra Medicina: guarisci, o mio Signore, e sana tutte le
ferite. Tu sei il balsamo salutare. Con il tuo Sangue Preziosissimo guarisci ne libera i cuori e le
menti, Tu ci vuoi sani. Tu che leggi nei cuori, esaudisci i desideri di tutti, se è per il loro bene e
per la Tua Gloria. Fa che possano vivere questo tempo, che Tu doni, con serenità, amore e responsabilità.
Trasforma le loro pene e le loro lacrime in gioia. Fa che possiamo sempre cantare
con Maria, tua e nostra Madre: « Eterna è la tua Misericordia » e lodarti, benedirti e ringraziarti
in eterno e per sempre. Grazie, o mio Gesù, fratello, amico e compagno di viaggio. Amen”.
Ancora grazie, vi voglio bene, a risentirci.

Nuccia